Pro Event Calendar

CINEMA 8° Psicologia Film Festival

8° Psicologia Film Festival

Proiezione del film IL SUCCESSORE

di Mattia Epifani (2015)

Presenta Alberto Taverna

Con l’intento di promuovere il cinema indipendente e di stimolare il confronto su temi relativi alla psicologia, l’individuo, la società, l’antropologia e la filosofia della mente, prosegue il progetto del Psicologia Film Festival, giunto alla ottava edizione.
La rassegna sarà articolata in 8 film di fiction, 6 documentari, performance teatrali e altri eventi ancora, dall’autunno 2016 fino all’estate.
Il Film Vito Alfieri Fontana è un ingegnere ed ex proprietario della Tecnovar, azienda specializzata nella progettazione e vendita di mine antiuomo. In seguito a una profonda crisi esistenziale l’ingegner Fontana mette in discussione se stesso, il suo lavoro e i rapporti con la famiglia, in particolar modo con il padre, figura carismatica e ingombrante. Il peso della successione e delle responsabilità si scontrano così con l’intima esigenza di interrompere la produzione di mine antiuomo. Una domanda lo assilla: quante vittime avrà causato il lavoro della Tecnovar? La risposta a questa domanda assume per l’ingegner Fontana contorni inquietanti, ma è anche il punto di partenza di un viaggio esistenziale dall’Italia verso gli ex teatri di guerra della Bosnia Erzegovina dove ancora oggi squadre di sminatori sono attive nella bonifica dei terreni. Nel conflitto tra dovere e coscienza si muovono i passi di un uomo in cerca di riscatto, seppur consapevole che il bilancio tra bene e male non potrà mai più essere in attivo. Per molti anni Vito Alfieri Fontana è stato ciò che il mondo si aspettava da lui: un progettista preparato, un datore di lavoro rispettato, un industriale di successo. Il degno successore di un padre che aveva trasformato una piccola fabbrica di progettazione elettrica in un’azienda leader nella produzione di mine antiuomo, la Tecnovar. Ma quello che per l’ingegner Fontana sembrava un percorso già scritto subisce un cambiamento inaspettato. Al dovere della successione subentra e si contrappone l’esigenza etica di porre un freno alla produzione di mine. È l’inizio di una storia diversa, la storia di una scissione insanabile tra l’ingegner Fontana, progettista di mine, e Vito Alfieri, anima in cerca di redenzione. Nel suo viaggio oscuro, l’uomo diviso in due, prigioniero del conflitto tra dovere e coscienza, attraversa come uno spettro una Bosnia sfregiata dal dramma delle mine antiuomo, nella totale consapevolezza che il suo conflitto interiore rimarrà irrisolto.

Il regista Mattia Epifani è nato a Lecce nel 1985. Lavora dal 2004 come regista e operatore. Nel 2010 gira il documentario Rockman, finanziato da Apulia Film Commission e Regione Puglia, che si aggiudica premi in festival come: Immaginaria Film Festival; Visioni Fuori Raccordo; Sole Luna Film Festival. Nel 2013 gira e produce il corto-documentario Ubu R1e, ambientato nel carcere Borgo S.Nicola di Lecce e interpretato dai detenuti della sezione R1. Nel 2015 gira il documentario Il Successore prodotto da Apulia Film Commission e Fluid Produzioni. Il Successore è stato selezionato in alcuni tra i principali festival internazionali tra cui: IDFA; Slamdance Film Festival, Göteborg Film Festival e si è aggiudicato il Premio Cipputi al 33°Torino Film Festival. E’ socio della casa di produzione Muud Film e della compagnia di teatro-carcere Io Ci Provo.
Alberto Taverna Psicologo, psicoterapeuta, lavora come convenzionato dal 1987 presso i servizi di salute mentale delle due asl di Torino. Formazione sistemica si è da sempre occupato di riabilitazione psicosociale presso i CD, attualmente coordinatore del CD via bidone 26 (ASL TO1). In questo ambito ha lavorato con arte terapia e ha sviluppato uno specifico interesse all’uso delle immagini nel contesto di cura. In seguito a questo e all’incontro con Lucia Gobetti, allieva arte terapeuta della Scuola di lecco è nata una collaborazione che è sfociata nella realizzazione del Mandala per Sbrenica in occasione dei 20 anni della strage.


Ingresso libero

CINEMA Crocevia di sguardi

CROCEVIA DI SGUARDI 2016

Verso l’Europa

Proiezione del film THE LONGEST RUN

di Marianna Economou, Grecia 2015, 75’

Jasim e Alsaleh sono rifugiati minorenni all’interno di una prigione greca. Appena arrivati dalla Siria e dall’Iraq sono stati arrestati con l’accusa di traffico illegale di immigrati. Grazie all’eccezionale possibilità di accedere alla prigione giovanile e alle aule del tribunale, questo documentario segue i due amici da vicino mentre sono incarcerati, durante il processo e dopo il verdetto, con una suspense narrativa che mette in luce come persone molto giovani siano costrette a trasportare migranti attraverso i confini greci mentre i trafficanti continuano impuniti a fare i loro affari sulle loro spalle. Se Jasim e Alsaleh saranno riconosciuti colpevoli avranno condanne molto pesanti. Le conversazioni telefoniche tra i due giovani e le madri nei loro Paesi d’origine dilaniati dalla guerra accentuano il doppio imprigionamento che queste famiglie sperimentano. Nessuno sa come e quando la loro lunga corsa avrà fine.

Ne discute: Fabiana Giuliani (UNHCR)

Marianna Economou è una regista e produttrice di documentari basata ad Atene. Dopo gli studi in Antropologia e Fotogiornalismo ha lavorato per alcuni anni come ricercatrice e fotografa in Grecia e in Inghilterra. Dal 1989 dirige e produce documentari indipendenti e serie di documentari per la TV, con particolare attenzione alle questioni sociali e alle storie umane. I suoi film sono stati proiettati nelle TV greche, su ARTE, su YLE e su BBC. Ha partecipato a numerosi festival internazionali e ha ricevuto importanti premi. E’ uno dei membri fondatori delle produzioni Doc3.
Fabiana Giuliani per diversi anni ha lavorato come operatrice legale per il Centro Astalli di Roma (Jesuit Refugee service), come focal point per il tema del trattenimento dei richiedenti asilo e della violenza di genere. Dal 2013 lavora per l’unità di Protezione dell’UHNCR Italia, dove si occupa del monitoraggio delle condizioni di accoglienza e di trattenimento. L’attività prevede lo svolgimento di visite a campione in centri di vario genere (CAS, Ex CARA, CPSA, CIE) e il supporto al Ministero dell’Interno e alle Prefetture nello sviluppo di una metodologia di monitoraggio e nella raccolta e nella sistematizzazione dei dati.

in collaborazione con Fieri, Antiloco, AMNC e Videocommunity


Ingresso Libero

Per info: ​crocevia di sguardi

CINEMA Resistenza Creativa

EVENTO SPECIALE

Proiezione del film documentario RESISTENZA CREATIVA

di Rodolfo Colombara e Emanuela Peyretti

produzione GA.TA progetti audiovisivi, in collaborazione con Distretto Cinema

“Creare è resistere. Resistere è vivere.”

“Resistenza Creativa” è un film documentario che racconta l’esperienza da malato di SLA di Alberto Damilano, il suo modo di affrontarla e la sua ricerca di una nuova dimensione di vita, come medico, marito e padre, che passa anche attraverso la scrittura.

in collaborazione con Associazione Museo Nazionale del Cinema


Ingresso Up To You – Offerta Libera
Il ricavato sarà devoluto ad APASLA – Associazione Piemontese per l’Assistenza alla SLA

SETTIMANA EUROPEA DELLA MOBILITA’

SETTIMANA EUROPEA DELLA MOBILITA’

appuntamento con il cinema al Cecchi Point

Proiezione del film “Bikes vs Cars”

regia di Fedrik Gertten

a cura del Centro del Protagonismo Giovanile Cecchi Point con la collaborazione di Cinemambiente

Bikes vs Cars descrive una crisi globale di cui tutti abbiamo il dover di parlare. Il clima, le risorse del pianeta, le città la cui intera superficie è consumata dalle automobili, un traffico caotico, in crescita continua, sporco e rumoroso. La bicicletta sarebbe un ottimo strumento per cambiare la situazione, ma i poteri che lucrano sul traffico privato investono ogni anno miliardi in azioni di lobbying e pubblicità per proteggere i loro affari. Nel film incontriamo attivisti e pensatori che lottano per città migliori e che rifiutano di smettere di pedalare.


Ingresso libero

LA GRANDE EVASIONE Lo Spirito dell’alveare

La Grande Evasione – CINEMA ESTATE 2016

Proiezione del film LO SPIRITO DELL’ALVEARE

di Victor Erice

Spagna, anni ’40. In un paesino dell’altopiano castigliano, un cinematografo ambulante proietta con grande successo il celebre Frankenstein di James Whale. Tra il pubblico vi è la piccola Ana che resta impressionata dalla figura del mostro e soprattutto, dalla scena in cui esso viene ucciso dopo il ritrovamento del cadavere di una bambina con cui stava giocando. La sorella maggiore Isabel, confida ad Ana che in realtà il mostro non è morto (“perchè nel film è tutta finzione”) ma che si nasconde in un casolare abbandonato della zona. La piccola crederà quindi di ritrovarlo quando, durante una delle sue perlustrazioni al casolare, incontrerà un repubblicano ferito…

Esordio col botto per Victor Erice, uno degli autori che si è rivelato tra i meno prolifici della storia, ma che ha lasciato un’impronta non indifferente nel panorama del cinema iberico contemporaneo. Grazie a Lo Spirito dell’alveare, giustamente considerato uno dei migliori esempi di Cinema che la Spagna abbia mai prodotto, il nome di Erice è entrato di diritto nella cerchia dei grandi maestri della modernità; oltre alla stupenda fotografia di Luis Cuadrado, che ci regala un paesaggio rurale di straordinaria bellezza, la poetica di Erice riesce ad articolarsi con perfetto equilibrio tra reale e immaginario, rifiutando di appesantire sulla messa in scena di quel microcosmo sociale, ancora emanante gli odori acri della guerra civile e quindi, costantemente in tensione per qualsiasi improvviso evento.


Ingresso Up To You – Offerta Libera

la proiezione sarà nel Cortile – in caso di pioggia all’interno del Salone delle Arti

L’ALTRO QUARTIERE Immagini e Immaginari del Carcere

Immagini e Immaginari del Carcere

progetto L’ALTRO QUARTIERE 

Proiezione del film DUSTUR

di M. Santarelli

V. D’Amelio (AMNC) dialoga con il regista e con C. Sarzotti (Antigone)

Nella biblioteca del carcere di Bologna, un gruppo di detenuti musulmani partecipa a un corso organizzato da insegnanti e volontari sulla Costituzione italiana. A tenere le fila del corso c’è Ignazio, un volontario religioso che ha vissuto per molti anni in Medio Oriente, affiancato dal giovane mediatore culturale Yassine. Fuori dalle mura, Samad vive l’attesa di un fine pena, alle prese con gli “inverni e le primavere” della libertà e una vita da ricostruire con nuove regole. Sarà l’ultimo ospite del corso, che tornerà “dentro” per partecipare alla discussione e alla scrittura di un dustur (costituzione, in arabo) ideale, fatto di parole personali e universali, in un confronto aperto e uno scambio tra culture e modi di sentire a volte differenti, accomunati da necessità vitali. Un viaggio dentro e fuori il carcere, per raccontare l’illusione e la speranza di chi ha sognato e continua a sognare un «mondo più giusto».

“L’altro quartiere” è il carcere.
E anche tutti e tutte coloro che, in numero crescente, abitano i quartieri della città dopo essere passati da una cella, o scontando una pena alternativa o gli arresti domiciliari. Vicini di casa di cui non si sa o non si vuole sapere o di cui
si diffida. C’è spesso molta distanza tra le parole dell’articolo 27 della Costituzione, che finalizzano la pena al reiserimento sociale, e la realtà di come la società – noi – percepiamo chi in carcere c’è e c’è stato o si appresta ad uscirne. Essere “buoni vicini di casa” può voler dire incontrare, capire, convivere, promuovere opportunità e, con ciò, fare la differenza. Promuovere una cultura democratica e inclusiva della pena è possibile e necessario, ed è positivo, per tutte e tutti, quelli dentro e quelli fuori.
La rassegna di film e i dialgohi “L’altro quartiere” è una occasione per incontrare, ascoltare, capire, conoscere. è una iniziativa nell’ambito di “Liberi quartieri”, progetto di interventi sul e nel carcere promossa dall’Associazione Sapereplurale con Coordinamento Case di quartiere, Case di quartiere di San Salvario, Vallette, Cecchi Point; Antigone Piemonte; Associazione Museo nazionale del Cinema, Videocommunity, Politecnico di Torino,Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo, Atelier Fulvio Luparia, Rete Culturale Virginia, con il
sostegno della Fondazione CRT.


Ingresso Libero

Per maggiori informazioni: segreteria@sapereplurale.net – www.sapereplurale.net

LA GRANDE EVASIONE Fratello, dove sei?

La Grande Evasione – CINEMA ESTATE 2016

Proiezione del film FRATELLO, DOVE SEI?

di Joel e Ethan Coen

“”Fratello” contiene tutto ciò che fa il capolavoro: storia, regia importante e non visibile, attori, discrezione e leggerezza, il supporto, anche furbo, della musica (country), e finalmente non violenza, ottimismo ragionevole, e il sospetto che si possa ancora star bene. Nei titoli viene spiegato che l’ispirazione è l’ Odissea. Tre galeotti (ma erano dentro per piccole cose) evadono. Sono Ulisse Everett (Clooney), Delmar (Nelson) e Pete (Turturro), incontrano un vecchio cieco che prevede che la loro ricerca (un bottino nascosto) finirà quando vedranno una mucca su un tetto. Incontrano un gruppo di fedeli che si battezzano in un fiume; un nero che ha venduto l’anima al diavolo per suonare la chitarra; poi incidono una canzone – cantano benissimo – su un disco rudimentale. Partecipano a una rapina col gangster pazzo Faccia d’angelo, si fanno derubare da un venditore di bibbie. Sconvolgono una manifestazione del Ku Klux Klan. Cedono alla seduzione di tre sirene canterine. Sono coinvolti nella campagna elettorale del solito disonesto politicante. Alla fine Ulisse ritrova l’ex moglie, Penelope (e le sei figlie), che si stava sposando con un altro… uno dei Proci. Vengono ripresi dalle guardie che li hanno sempre inseguiti, stanno per essere impiccati, ma si salvano perchè la valle viene sommersa dal fiume, per via di una centrale elettrica che tutto trasformerà. Ed ecco la famosa mucca sul tetto. Nel frattempo erano all’oscuro dell’enorme successo del loro disco: I’m A Man of Constant Sorrow. Sì, va tutto a posto. E così il chiacchierone Ulisse-Clooney ha spiegato l’America della depressione, la vita, la speranza, la stupidità, e anche l’essenza, che forse è semplicemente una bella famiglia, magari con qualche amico sincero. Metafore precise, chiare e pulite, legate al passato e anche al presente di quel Paese. I tre protagonisti sono di una bravura impressionante, e dunque i Coen sono anche direttori d’attori.” Pino Farinotti da MYmovie


Ingresso Up To You – Offerta Libera

la proiezione sarà nel Cortile – in caso di pioggia all’interno del Salone delle Arti