CINEMA Crocevia di sguardi

CROCEVIA DI SGUARDI 2016

Verso l’Europa

Proiezione del film THE LONGEST RUN

di Marianna Economou, Grecia 2015, 75’

Jasim e Alsaleh sono rifugiati minorenni all’interno di una prigione greca. Appena arrivati dalla Siria e dall’Iraq sono stati arrestati con l’accusa di traffico illegale di immigrati. Grazie all’eccezionale possibilità di accedere alla prigione giovanile e alle aule del tribunale, questo documentario segue i due amici da vicino mentre sono incarcerati, durante il processo e dopo il verdetto, con una suspense narrativa che mette in luce come persone molto giovani siano costrette a trasportare migranti attraverso i confini greci mentre i trafficanti continuano impuniti a fare i loro affari sulle loro spalle. Se Jasim e Alsaleh saranno riconosciuti colpevoli avranno condanne molto pesanti. Le conversazioni telefoniche tra i due giovani e le madri nei loro Paesi d’origine dilaniati dalla guerra accentuano il doppio imprigionamento che queste famiglie sperimentano. Nessuno sa come e quando la loro lunga corsa avrà fine.

Ne discute: Fabiana Giuliani (UNHCR)

Marianna Economou è una regista e produttrice di documentari basata ad Atene. Dopo gli studi in Antropologia e Fotogiornalismo ha lavorato per alcuni anni come ricercatrice e fotografa in Grecia e in Inghilterra. Dal 1989 dirige e produce documentari indipendenti e serie di documentari per la TV, con particolare attenzione alle questioni sociali e alle storie umane. I suoi film sono stati proiettati nelle TV greche, su ARTE, su YLE e su BBC. Ha partecipato a numerosi festival internazionali e ha ricevuto importanti premi. E’ uno dei membri fondatori delle produzioni Doc3.
Fabiana Giuliani per diversi anni ha lavorato come operatrice legale per il Centro Astalli di Roma (Jesuit Refugee service), come focal point per il tema del trattenimento dei richiedenti asilo e della violenza di genere. Dal 2013 lavora per l’unità di Protezione dell’UHNCR Italia, dove si occupa del monitoraggio delle condizioni di accoglienza e di trattenimento. L’attività prevede lo svolgimento di visite a campione in centri di vario genere (CAS, Ex CARA, CPSA, CIE) e il supporto al Ministero dell’Interno e alle Prefetture nello sviluppo di una metodologia di monitoraggio e nella raccolta e nella sistematizzazione dei dati.

in collaborazione con Fieri, Antiloco, AMNC e Videocommunity


Ingresso Libero

Per info: ​crocevia di sguardi

STELLA NERA incontra

STELLA NERA incontra

“Fermati. Accanto a te c’è un altro uomo. Incontralo: l’incontro è la più grande, la più importante delle esperienze.” E. Lévinas

tre giorni carichi di cultura, parole, musica, danza, e sapori dall’Africa Occidentale -Senegal, Guinea, Burkina Faso, Mali e Costa d’Avorio
un incontro tra culture, non solo tra Africa ed Europa, ma anche tra le culture dell’Africa stessa, della condivisione della quotidianità, dello scambio di curiosità reciproche e infine della tradizione africana

workshop di percussioni e danza tradizionali, concerti, dibattiti, presentazione di libri di autori africani, proiezione di film e cene a base di piatti tipici

PROGRAMMA GIORNATA
Domenica 16 ottobre

ORE 9/18 Laboratorio di Danza, Percussioni, Balafon e Kora con artisti internazionali

ORE 19,30 Cena Senegalese a cura di Associazione dei Senegalesi Torino – AST

ORE 21 Serata di Gala Tradizionale NUIT DU BAZIN in collaborazione con Creativafrica

per prenotazione associazionestellanera@gmail.com

Gli insegnanti invitati per condurre i corsi di danza e percussioni sono artisti provenienti dagli stati sopracitati e conosciuti nell’ambiente afro. Appartengono principalmente alla prima generazione di artisti portatori della cultura africana in Europa. La loro presenza permetterà ai partecipanti di vivere insegnamenti genuini e ricchi di esperienza vissuta. Il loro lavoro sarà accompagnato e arricchito dalla presenza di altri artisti provenienti dalle nazioni africane in questione, residenti in Italia; la collaborazione darà loro la possibilità di farsi conoscere maggiormente ed emergere nel contesto artistico-culturale torinese e italiano. L’intenzione dell’evento è quello di avere una cadenza annuale indicativamente nello stesso periodo, cambiando di volta in volta i collaboratori e gli stati di loro provenienza per dare spazio a un numero sempre maggiore di insegnanti, artisti e scrittori emergenti, i quali a loro volta hanno messaggi importanti da divulgare.

Nelle nostre moderne società sempre più globalizzate, la cultura diventa ogni giorno più ibrida ed eterogenea ed è probabilmente per la prima volta che, su vasta scala e con tanta intensità, l’altro diventa un problema interno della cultura europea, un problema etico di tutti noi. Tuttavia, la cultura e l’uomo stesso si creano al contatto con gli altri e per questo tutto dipende dalla qualità di tale contatto. Partendo dal presupposto che non esistano culture superiori e inferiori, ma solo culture diverse che soddisfano in modo diverso i bisogni e le aspettative dei suoi rappresentanti, il dialogo e l’incontro sembrano essere i mezzi più efficaci per una conoscenza reciproca costruttiva che vada ad arginare stereotipi e discriminazioni. L’elemento principale dell’incontro è il dialogo, uno scambio creativo, vivace e positivo che, però, richiede da parte degli interlocutori un grosso sforzo, una paziente tolleranza e il desiderio di capire e intendersi. Lo scopo del dialogo deve essere la reciproca comprensione e scopo della comprensione il reciproco avvicinamento. Comprensione e avvicinamento si raggiungono sulla via della conoscenza. Accettare l’altro benché diverso, considerando una ricchezza, un bene e un valore proprio questa sua alterità. Caratteristica di molti paesi dell’Africa è il senso di ospitalità che si tramuta spesso in una vera è propria cultura dell’ospitalità che impone di accogliere con benevolenza il nuovo arrivato, sottolineando quasi un dovere etico dell’apertura e dell’avvicinamento. Il termine teranga in Senegal, ad esempio, si traduce con accoglienza, rispetto, attenzione, gentilezza, allegria e il piacere di ricevere un ospite nella propria casa. Ciò che si vuole proporre è la visione dell’estraneo quale nostro partner, corresponsabile del destino del mondo in cui viviamo.

L’Associazione Stella Nera nasce nell’agosto 2014 e ha sede a Torino.
Il nome prende spunto dal simbolo della stella, ricorrente nell’identificazione nazionale di molti stati africani (Senegal, Burkina Faso, Ghana, Capo Verde, Guinea-Bissau, São Tomé e Principe, ecc.) e carico di un significato di lotta in favore dell’africanità perduta. La stella è nera non per la sua valenza emblematica di lotta politica e indipendentista, ma perché vuole rappresentare l’Africa stessa, nella sua unicità e nella sua moltitudine, alla ricerca di una collaborazione tra popoli. L’Africa è la “stella nera”e in quanto tale va fatta brillare attraverso tutti coloro che hanno lasciato il loro paese e che sentono il bisogno di tramandare e raccontare le loro storie, le loro usanze e le loro conoscenze.


info e prenotazioni: associazionestellanera@gmail.com

STELLA NERA incontra

STELLA NERA incontra

“Fermati. Accanto a te c’è un altro uomo. Incontralo: l’incontro è la più grande, la più importante delle esperienze.” E. Lévinas

tre giorni carichi di cultura, parole, musica, danza, e sapori dall’Africa Occidentale -Senegal, Guinea, Burkina Faso, Mali e Costa d’Avorio
un incontro tra culture, non solo tra Africa ed Europa, ma anche tra le culture dell’Africa stessa, della condivisione della quotidianità, dello scambio di curiosità reciproche e infine della tradizione africana

workshop di percussioni e danza tradizionali, concerti, dibattiti, presentazione di libri di autori africani, proiezione di film e cene a base di piatti tipici

PROGRAMMA GIORNATA
Sabato 15 ottobre

ORE 9/18 Laboratorio di Danza, Percussioni, Balafon e Kora con artisti internazionali

ORE 19,30 Cena Senegalese a cura di Associazione dei Senegalesi Torino – AST

ORE 21 Concerto d’insieme di Musica Tradizionale STELLA NERA ARTISTS

per prenotazione associazionestellanera@gmail.com

Gli insegnanti invitati per condurre i corsi di danza e percussioni sono artisti provenienti dagli stati sopracitati e conosciuti nell’ambiente afro. Appartengono principalmente alla prima generazione di artisti portatori della cultura africana in Europa. La loro presenza permetterà ai partecipanti di vivere insegnamenti genuini e ricchi di esperienza vissuta. Il loro lavoro sarà accompagnato e arricchito dalla presenza di altri artisti provenienti dalle nazioni africane in questione, residenti in Italia; la collaborazione darà loro la possibilità di farsi conoscere maggiormente ed emergere nel contesto artistico-culturale torinese e italiano. L’intenzione dell’evento è quello di avere una cadenza annuale indicativamente nello stesso periodo, cambiando di volta in volta i collaboratori e gli stati di loro provenienza per dare spazio a un numero sempre maggiore di insegnanti, artisti e scrittori emergenti, i quali a loro volta hanno messaggi importanti da divulgare.

Nelle nostre moderne società sempre più globalizzate, la cultura diventa ogni giorno più ibrida ed eterogenea ed è probabilmente per la prima volta che, su vasta scala e con tanta intensità, l’altro diventa un problema interno della cultura europea, un problema etico di tutti noi. Tuttavia, la cultura e l’uomo stesso si creano al contatto con gli altri e per questo tutto dipende dalla qualità di tale contatto. Partendo dal presupposto che non esistano culture superiori e inferiori, ma solo culture diverse che soddisfano in modo diverso i bisogni e le aspettative dei suoi rappresentanti, il dialogo e l’incontro sembrano essere i mezzi più efficaci per una conoscenza reciproca costruttiva che vada ad arginare stereotipi e discriminazioni. L’elemento principale dell’incontro è il dialogo, uno scambio creativo, vivace e positivo che, però, richiede da parte degli interlocutori un grosso sforzo, una paziente tolleranza e il desiderio di capire e intendersi. Lo scopo del dialogo deve essere la reciproca comprensione e scopo della comprensione il reciproco avvicinamento. Comprensione e avvicinamento si raggiungono sulla via della conoscenza. Accettare l’altro benché diverso, considerando una ricchezza, un bene e un valore proprio questa sua alterità. Caratteristica di molti paesi dell’Africa è il senso di ospitalità che si tramuta spesso in una vera è propria cultura dell’ospitalità che impone di accogliere con benevolenza il nuovo arrivato, sottolineando quasi un dovere etico dell’apertura e dell’avvicinamento. Il termine teranga in Senegal, ad esempio, si traduce con accoglienza, rispetto, attenzione, gentilezza, allegria e il piacere di ricevere un ospite nella propria casa. Ciò che si vuole proporre è la visione dell’estraneo quale nostro partner, corresponsabile del destino del mondo in cui viviamo.

L’Associazione Stella Nera nasce nell’agosto 2014 e ha sede a Torino.
Il nome prende spunto dal simbolo della stella, ricorrente nell’identificazione nazionale di molti stati africani (Senegal, Burkina Faso, Ghana, Capo Verde, Guinea-Bissau, São Tomé e Principe, ecc.) e carico di un significato di lotta in favore dell’africanità perduta. La stella è nera non per la sua valenza emblematica di lotta politica e indipendentista, ma perché vuole rappresentare l’Africa stessa, nella sua unicità e nella sua moltitudine, alla ricerca di una collaborazione tra popoli. L’Africa è la “stella nera”e in quanto tale va fatta brillare attraverso tutti coloro che hanno lasciato il loro paese e che sentono il bisogno di tramandare e raccontare le loro storie, le loro usanze e le loro conoscenze.


info e prenotazioni: associazionestellanera@gmail.com

STELLA NERA incontra

STELLA NERA incontra

“Fermati. Accanto a te c’è un altro uomo. Incontralo: l’incontro è la più grande, la più importante delle esperienze.” E. Lévinas

tre giorni carichi di cultura, parole, musica, danza, e sapori dall’Africa Occidentale -Senegal, Guinea, Burkina Faso, Mali e Costa d’Avorio
un incontro tra culture, non solo tra Africa ed Europa, ma anche tra le culture dell’Africa stessa, della condivisione della quotidianità, dello scambio di curiosità reciproche e infine della tradizione africana

workshop di percussioni e danza tradizionali, concerti, dibattiti, presentazione di libri di autori africani, proiezione di film e cene a base di piatti tipici

PROGRAMMA GIORNATA
Venerdì 14 ottobre

ORE 12 Laboratorio Musicale per Bambini & Presentazione Nakiri Onlus

ORE 19,30 Cena Senegalese a cura di Associazione dei Senegalesi Torino – AST

ORE 21 Spettacolo di Sabar con Diouma Djidiack Faye accompagnato da Abou Samb, Badara Dieng e Baye Mor Samb & Concerto live di Saba Anglana

per prenotazione associazionestellanera@gmail.com

Gli insegnanti invitati per condurre i corsi di danza e percussioni sono artisti provenienti dagli stati sopracitati e conosciuti nell’ambiente afro. Appartengono principalmente alla prima generazione di artisti portatori della cultura africana in Europa. La loro presenza permetterà ai partecipanti di vivere insegnamenti genuini e ricchi di esperienza vissuta. Il loro lavoro sarà accompagnato e arricchito dalla presenza di altri artisti provenienti dalle nazioni africane in questione, residenti in Italia; la collaborazione darà loro la possibilità di farsi conoscere maggiormente ed emergere nel contesto artistico-culturale torinese e italiano. L’intenzione dell’evento è quello di avere una cadenza annuale indicativamente nello stesso periodo, cambiando di volta in volta i collaboratori e gli stati di loro provenienza per dare spazio a un numero sempre maggiore di insegnanti, artisti e scrittori emergenti, i quali a loro volta hanno messaggi importanti da divulgare.

Nelle nostre moderne società sempre più globalizzate, la cultura diventa ogni giorno più ibrida ed eterogenea ed è probabilmente per la prima volta che, su vasta scala e con tanta intensità, l’altro diventa un problema interno della cultura europea, un problema etico di tutti noi. Tuttavia, la cultura e l’uomo stesso si creano al contatto con gli altri e per questo tutto dipende dalla qualità di tale contatto. Partendo dal presupposto che non esistano culture superiori e inferiori, ma solo culture diverse che soddisfano in modo diverso i bisogni e le aspettative dei suoi rappresentanti, il dialogo e l’incontro sembrano essere i mezzi più efficaci per una conoscenza reciproca costruttiva che vada ad arginare stereotipi e discriminazioni. L’elemento principale dell’incontro è il dialogo, uno scambio creativo, vivace e positivo che, però, richiede da parte degli interlocutori un grosso sforzo, una paziente tolleranza e il desiderio di capire e intendersi. Lo scopo del dialogo deve essere la reciproca comprensione e scopo della comprensione il reciproco avvicinamento. Comprensione e avvicinamento si raggiungono sulla via della conoscenza. Accettare l’altro benché diverso, considerando una ricchezza, un bene e un valore proprio questa sua alterità. Caratteristica di molti paesi dell’Africa è il senso di ospitalità che si tramuta spesso in una vera è propria cultura dell’ospitalità che impone di accogliere con benevolenza il nuovo arrivato, sottolineando quasi un dovere etico dell’apertura e dell’avvicinamento. Il termine teranga in Senegal, ad esempio, si traduce con accoglienza, rispetto, attenzione, gentilezza, allegria e il piacere di ricevere un ospite nella propria casa. Ciò che si vuole proporre è la visione dell’estraneo quale nostro partner, corresponsabile del destino del mondo in cui viviamo.

L’Associazione Stella Nera nasce nell’agosto 2014 e ha sede a Torino.
Il nome prende spunto dal simbolo della stella, ricorrente nell’identificazione nazionale di molti stati africani (Senegal, Burkina Faso, Ghana, Capo Verde, Guinea-Bissau, São Tomé e Principe, ecc.) e carico di un significato di lotta in favore dell’africanità perduta. La stella è nera non per la sua valenza emblematica di lotta politica e indipendentista, ma perché vuole rappresentare l’Africa stessa, nella sua unicità e nella sua moltitudine, alla ricerca di una collaborazione tra popoli. L’Africa è la “stella nera”e in quanto tale va fatta brillare attraverso tutti coloro che hanno lasciato il loro paese e che sentono il bisogno di tramandare e raccontare le loro storie, le loro usanze e le loro conoscenze.


info e prenotazioni: associazionestellanera@gmail.com

ROBE DA MATTI

Seminari Robe da Matti

Comitato per la salute mentale
Modi nuovi per affrontare il disagio della psichiatria
ore 17/20

Il Comitato per la Salute Mentale in Piemonte: che cos’è, come si è formato, obiettivi,esperienze da punti di vista diversi: utenti-famiglie-operatori in campo, il dolore, le buone pratiche, il percorso riabilitativo, la speranza, la guarigione, lo spazio per riflettere.

ore 21 Le Voci di Prometeo
Spettacolo Teatrale – Replica


Ingresso libero

ROBE DA MATTI

Seminari Robe da Matti

Incontrare te è incontrare me
Workshop
ore 10/13

Il workshop ha lo scopo di permettere un “assaggio” della formazione alla Basic Attendance, una modalità di stare in relazione tipica dell’approccio Windhorse nell’ottica di ampliare la propria capacità di ascolto e di relazione, alla scoperta di sé e dell’altro, in un’atmosfera di accoglienza non giudicante.
Ascolto, meditazione, gioco, respiro, scoperta.
Info e prenotazioni: paola.parini@accordo.to.it – Max 25 partecipanti


Ingresso libero

ROBE DA MATTI

Laboratorio e spettacolo per Robe da Matti

Laboratorio Madri
Workshop di Teatro Sociale
ore 10/13

Strumenti per sostenere e incrociare i bisogni delle operatrici, degli operatori e delle donne in relazione con la maternità all’interno dei servizi pubblici per la salute.
Workshop dedicato agli operatori del Dipartimento Materno Infantile.

ore 21 Cerimoniale
Spettacolo teatrale

Un rituale ossessivo, un calvario da percorrere tappa dopo tappa fino all’incontro con la morte/vita, con se stessi, con il proprio bisogno di essere contemporaneamente adulto/bambino. Un circolo chiuso fatto di consuete (strane o normali) abitudini, ma anche luogo di possibili infinite varianti ed evoluzioni impreviste.
A cura di Arti Teatro.


Ingresso libero

ROBE DA MATTI

Giornata di Seminari per Robe da Matti

ore 10/13
Funghi medicinali, psiche e sistema neurovegetativo
Seminario a cura del Dr. Carlo Maggio – SIPNEI

I funghi sono da millenni un rimedio importante per curare moltissime malattie. Alcuni esemplari sono stati addirittura ritrovati nella borsa della mummia del 3300 a.C. “Iceman”, rinvenuta nel 1991 su un ghiacciaio delle Alpi Tirolesi. Il seminario si propone di esplorare i diversi campi di applicazione dei funghi medicinali con particolare attenzione alla modulazione del sistema neurovegetativo.

ore 14/17
Psicoterapia: ancora terapia di lusso?
Seminario a cura di SIPNEI e Ambulatorio Sociale di Psicoterapia

La psicoterapia privata ha spesso carichi economici importanti che sono tra i principali motivi di drop out. D’altra parte i servizi di psicologia e psicoterapia che il territorio offre sono sovraccaricati da un numero imponente di richieste di accesso e limitati dalla scarsità di risorse. Alla luce di queste criticità si rende necessario valutare le possibilità alternative di intervento, in un’ottica realmente bio-psico-sociale, che tenga conto maggiormente della dimensione economica; magari strutturando proposte di collaborazione fra pubblico e privato che vadano a vantaggio del paziente.
Interverranno: Dr.ssa Lucia Andriolo, Dr.ssa Maria Cristina Ratto, Dr.ssa Alice Decker, Dr. Antonio Caielli.


Ingresso libero

ROBE DA MATTI

Robe da Matti

Hansel/Gretel

Spettacolo Teatrale

In questa rivisitazione del racconto dei fratelli Grimm, Luca Atzori ci porta con la sua drammaturgia lungo i sentieri di questa fiaba un po’ noir a interrogarci su cosa significhi “diventare grandi” cambiare perdersi salvarsi. Un viaggio tra luci e ombra nel mondo di opposti che si annida in ognuno di noi.
Compagnia teatrale AOS – Atti o Scene in luogo pubblico.


Ingresso libero

ROBE DA MATTI

Mad Pride: l’orgoglio può essere fattore di recovery?

Workshop a cura di Raffaella Pocobello, CNR
e Torino Mad Pride

Seminario interattivo dedicato ad analizzare il costrutto di orgoglio dal punto di vista socio-cognitivo, con particolare riferimento all’orgoglio emancipatorio, e il ruolo che esso può’ avere nei processi di recovery.
Il seminario ha lo scopo di descrivere questo fenomeno dal punto di vista socio-cognitivo, cercando di mettere in luce i possibili collegamenti con il percorso di recovery. Parte fondamentale del seminario sarà’ costituita dal dialogo tra teoria presentata e il punto di vista degli esperti per esperienza, in particolare con i promotori del movimento Torino Mad Pride.


Ingresso libero