Pro Event Calendar

Young and afraid – Psicologia Film Festival

Martedì 10 Maggio alle ore 21:00

Young and afraid – Nattebarn (2021)
di Petter Aaberg e Sverre Kvamme

Il documentario
Nel 2017 il ventiquattrenne Petter decide di suicidarsi ma il tentativo viene impedito dalla polizia. Il suo migliore amico e compagno di studi di cinema Sverre è determinato ad aiutarlo e gli suggerisce di girare insieme un film. I due ragazzi percorrono le strade di Oslo con una telecamera per scoprire la vita di altre anime inquiete come loro.
Con un approccio ingenuo e spontaneo, finiscono in situazioni drammatiche e imprevedibili. Il loro sarà un viaggio terapeutico accidentato. Young and Afraid è un documentario autentico e crudo sulla scelta di vivere.

I registi
Petter Aaberg è nato e cresciuto a Oslo. Si è laureato al Nordland College of Art and Film nel 2017.
Sverre Kvamme è cresciuto in un piccolo villaggio della Norvegia occidentale. Ha studiato all’European Film College e al Nordland College of Art and Film e si è laureato alla Tromsø Academy of Contemporary Art.
Entrambi privilegiano il genere documentaristico per mezzo del quale possono meglio esplorare le interazioni umane. Il loro obiettivo principale è raccontare le storie degli emarginati nella nostra società.

Ingresso libero

Honey boy – Psicologia Film Festival

Mercoledì 23 Febbraio alle ore 21:00

Honey boy (2019)
di Alma Har’el

Il Film
Honey Boy, racconto autobiografico e iniziatico scritto da Shia LaBeouf, è la storia di Otis Lort (traducibile come “ricco stronzo”). Otis è un attore a cui hanno rubato l’infanzia: cresciuto da una madre assente e da un padre ex clown di rodeo (nel film interpretato dallo stesso Shia LaBeouf), veterano del Vietnam col vizio dell’eroina e della crudeltà. Otis/Shia, diviso tra una brillante carriera televisiva e un motel di infimo ordine ai margini di Los Angeles, ripercorre la sua infanzia per lasciare andare il padre e trovare la pace.

La regista
Alma Har’el è una regista, produttrice, fotografa, montatrice e videoartista nata nel 1976 a Tel Aviv, che ha esordito con la regia di video musicali.
La collaborazione tra la regista e LaBeouf ha avuto inizio a seguito di una lettera inviatale dopo la visione del film Bombay Beach (film della Har’el del 2011).
Nel 2020 ha ricevuto il premio come miglior regista esordiente al Directors Guild per il film Honey Boy.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti

A Perfectly Normal Family – Psicologia Film Festival

Mercoledì 15 Dicembre alle ore 21:00

A Perfectly Normal Family (2020)
di Malou Reymann

Il Film

Quando il padre di Emma dice di voler vivere il resto della vita da donna, la ragazza rimane sconvolta. Thomas compie una rapida transizione in Agnete, una donna alla moda a cui all’improvviso non interessa più il calcio. Chi è questo nuovo padre? E Agnete può essere definita un padre?

La regista

A Perfectly Normal Family è il primo lungometraggio della giovane filmmaker e attrice danese Malou Reymann, che racconta una storia personale, vera e sentita: quella del padre che ha deciso di cambiare sesso, cosa ancora dirompente anche in un paese di ampie vedute come la Danimarca.

Presenta

Chiara Crespi, psicoterapeuta e sessuologa, si occupa da anni di tematiche relative la transizione e lavora attualmente al C.I.D.I.Ge.M. (Centro Interdipartimentale Disturbi Identità di Genere, Ospedale Molinette). Fin dai suoi studi universitari si è interessata di Disforia di Genere, come attesta la sua tesi di laurea sull’argomento ed attualmente segue questi pazienti per tutto il percorso di transizione nell’ambulatorio dedicato presso l’Azienda Ospedaliera Città della Salute e della Scienza di Torino.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti, si ricorda che per l’accesso alla sala è necessario il Green Pass

Piazza Cecchi Psicologia Film Festival

PIAZZA CECCHI 2021

l’estate alla Casa del Quartiere Cecchi Point

Psicologia Film Festival

LUCKY

di John Carroll Lynch (2017)

Il Film
Harry Dean Stanton è Lucky, un novantenne che ha sempre vissuto seguendo le proprie regole e infischiandosene del giudizio di coloro che vivono nella sua città ai margini del deserto. Dopo una caduta, comincia a temere la morte e la solitudine ed è spinto verso un percorso di auto-esplorazione alla ricerca di ciò che spesso è irraggiungibile: l’illuminazione. La pellicola affronta il tema della senilità, dove il protagonista inizia, suo malgrado, a prendere coscienza dell’età che avanza e dell’approssimarsi inesorabile della morte. Di punto in bianco, un fatto apparentemente poco significativo e normale porta Lucky a scegliere come affrontare l’inevitabile e fare un bilancio della sua vita. Proprio il viaggio interiore di Lucky è rappresentativo di quello che ogni uomo e donna deve affrontare prima o poi.

Il regista
John Carroll Lynch è un attore e regista americano, noto per il ruolo di fratello travestito di Drew Carey in The Drew Carey Show, e per il ruolo di Norm, il marito senza pretese di Margie Gunderson (Frances McDormand) in Fargo. Esordisce come regista con il film Lucky nel 2017.
Presenta Ana Cristina Vargas
Ana Cristina Vargas è Dottoressa di ricerca Scienze Antropologiche e ha conseguito la seconda laurea in Psicologia clinica. Attualmente è Direttrice scientifica della Fondazione Fabretti ONLUS, un ente specializzato nel fine vita e il sostegno al lutto, ed è ricercatrice del Laboratorio dei Diritti Fondamentali. Ha svolto ricerche etnografiche in Colombia e in Italia, approfondendo in particolare temi nel campo dell’antropologia medica. Dal 2008 lavora come formatrice, consulente e supervisore d’equipe nell’ambito sanitario-assistenziale.

Ingresso libero fino a esaurimento posti
Prenotazione sul link

Piazza Cecchi Psicologia Film Festival

PIAZZA CECCHI 2020

l’estate alla Casa del Quartiere Cecchi Point

Psicologia Film Festival

Proiezione del film

L’ARTE DELLA FELICITA’

di Alessandro Rak

Due fratelli. Due continenti. Due vite. Una sola anima. Sotto un cielo plumbeo, tra i presagi apocalittici di una Napoli all’apice del suo degrado, Sergio, un tassista, riceve una notizia che lo sconvolge. Niente potrà più essere come prima. Ora Sergio si guarda allo specchio e quello che vede è un uomo di quarant’anni, che ha voltato le spalle alla musica e si è perso nel limbo della sua città. Mentre fuori imperversa la tempesta, il suo taxi comincia ad affollarsi di ricordi, di speranze, di rimpianti, di presenze. Prima o poi la pioggia smetterà di cadere ed il cielo si aprirà. E da lì verrà la fine. O tornerà la musica.

Al dibattito avremo come ospite Debora Tonello, psicoterapeuta a indirizzo psicodinamico.


Ingresso Libero

La proiezione sarà all’aperto e a numero chiuso nel rispetto delle le norme previste per l’emergenza Covid. In caso di pioggia la proiezione si svolgerà nel Teatro delle Arti del Cecchi Point

Obbligo di prenotazione confermando la presenza e il numero di persone partecipanti, attraverso la mail sinestesia.torino@gmail.com

Virgin Mountain – Psicologia Film Festival

Psicologia Film Festival

Proiezione del film

Virgin Mountain

di Dagur Kári Islanda, Danimarca, 2017, 94′

Fúsi a 43 anni vive ancora la madre e lavora come addetto ai bagagli in un aeroporto.
Corpulento e introverso non ha mai avuto una fidanzata e subisce senza reagire i pesanti scherzi dei colleghi.
L’attuale compagno della madre per il suo compleanno gli regala un cappello da cowboy e l’iscrizione a un corso di ballo country.
Fúsi è estremamente restio alla partecipazione ma l’incontro con Sjofn, una delle corsiste, lo spinge a provare.
Ci voleva un film che arriva dalla periferica Islanda per ricordarci che si può fare un cinema intimistico senza per questo dover annoiare lo spettatore con silenzi chilometrici o solipsistici intellettualismi che aspirerebbero alla dignità della cinefilia senza riuscirvi.

Dagur Kári, grazie anche alla straordinaria prestazione di Gunnar Jonsson, riesce a portare sullo schermo un corpo ingombrante che nasconde o, meglio, protegge un animo gentile che non ha ancora trovato la forza per liberarsi dalle catene di una soggezione filiale ormai soffocante.

Vi aspettiamo!

Per info: Psicologia Film Festival

Ingresso libero

Dogtooth – Psicologia Film Festival

Psicologia Film Festival

Proiezione del film

Dogtooth (Kynodontas)

di Yorgos Lanthimos

Il film offre un affresco alienante e originale sulla famiglia disfunzionale e su come l’educazione e le nozioni che ci vengono imposte durante la crescita possano stravolgere la nostra percezione delle cose.
Un padre, una madre e i loro tre figli vivono in una casa in aperta campagna circondata da un alto muro che i bambini non hanno mai oltrepassato. Sono stati cresciuti ed educati secondo il volere dei loro genitori senza alcuna influenza dal mondo esterno. La sola persona ad avere accesso alla casa Christina, agente di sicurezza nell’azienda del padre che fa in modo che la ragazza venga in casa per soddisfare i bisogni sessuali del figlio.

Vi aspettiamo!

Per info: Psicologia Film Festival

Ingresso libero

Quit staring at my plate – Psicologia Film Festival

Cinema X Psicologia Film Festival

Proiezione del film

QUIT STARING AT MY PLATE

di Hana Jusic [2016]

Presenta Roberto Gardenghi

Psicologia Film Festival nasce nell’autunno 2009, grazie alla collaborazione fra alcuni ragazzi del Collettivo e parte del personale della Biblioteca Federico Kiesow. L’intento del Psicologia Film Festival è duplice: da una parte stimolare un confronto sui temi affini alla psicologia, la filosofia, la sociologia e tutto ciò che riguarda la mente, dall’altra proporre film di valore cinematografico, ma poco diffusi fra il pubblico italiano.

Le proiezioni sono accompagnate da una presentazione e da un dibattito condotti da un docente, un esperto del tema. L’obbiettivo più generale è di creare un circuito di diffusione cinematografica alternativa. Nuovi luoghi d’incontro e di promozione culturale. La rassegna ha infine iniziato a dare negli ultimi due anni visibilità a giovani laureati e professionisti, che sono stati invitati a partecipare alla programmazione del festival, oltre che alla presentazione di alcuni titoli.

IL FILM

La vita di Marijana ruota intorno alla sua famiglia, che lo voglia o no. Vivono stipati in un piccolo appartamento e rischiano di impazzire. Un giorno, un ictus riduce il padre in un vegetale, costringendo la figlia a farsi carico della famiglia: una madre onnipresente e un fratello portatore di Handicap. Per poter aiutare la famiglia, Marijana fa due lavori, cercando ogni tanto dei rapporti erotici con estranei per poter assaporare il gusto della libertà.
Ma cosa fare di se stessa, una volta assaggiata la nuova condizione?

Per info: Psicologia Film Festival

Ingresso libero

 

The march of hope – Psicologia Film Festival

Cinema X Psicologia Film Festival

Proiezione del film

THE MARCH OF HOPE

Presenta Yunami Chauzi

Psicologia Film Festival nasce nell’autunno 2009, grazie alla collaborazione fra alcuni ragazzi del Collettivo e parte del personale della Biblioteca Federico Kiesow. L’intento del Psicologia Film Festival è duplice: da una parte stimolare un confronto sui temi affini alla psicologia, la filosofia, la sociologia e tutto ciò che riguarda la mente, dall’altra proporre film di valore cinematografico, ma poco diffusi fra il pubblico italiano.

Le proiezioni sono accompagnate da una presentazione e da un dibattito condotti da un docente, un esperto del tema. L’obbiettivo più generale è di creare un circuito di diffusione cinematografica alternativa. Nuovi luoghi d’incontro e di promozione culturale. La rassegna ha infine iniziato a dare negli ultimi due anni visibilità a giovani laureati e professionisti, che sono stati invitati a partecipare alla programmazione del festival, oltre che alla presentazione di alcuni titoli.

IL FILM

Un furgone giallo, una macchina fotografica e nessun budget. Con questi strumenti improbabili, due amici partirono da Berlino con la speranza di conoscere la crisi dei rifugiati in Europa. Non sapevano che stavano andando via durante la definizione della politica europea moderna.

In Idomeni, hanno visto il campo gonfiarsi da 3000 a 15000 in pochi giorni dopo la chiusura improvvisa dei confini balcanici. Con una futile risposta governativa hanno documentato come i rifugiati hanno sopportato il pieno fronte dell’inverno con poco più di tende estive. Quando la fame e la malattia si sono diffuse, migliaia di rifugiati sono partiti e, seguiti dai registi, si sono fatti strada attraverso le montagne venendo “accolti” con la detenzione dalle forze armate macedoni.
Girato in un clima di paura, odio e sospetto in Europa, “La marcia della speranza” è una celebrazione di tutto ciò che ci rende umani e una protesta provocatoria alla xenofobia in crescita nell’Europa moderna.

 


Ingresso libero

WESTERN – Psicologia Film Festival

Cinema X Psicologia Film Festival

Proiezione del film

WESTERN (2017)

Regia di Valeska Grisebach – Presenta Chiara Rollero

Psicologia Film Festival nasce nell’autunno 2009, grazie alla collaborazione fra alcuni ragazzi del Collettivo e parte del personale della Biblioteca Federico Kiesow. L’intento del Psicologia Film Festival è duplice: da una parte stimolare un confronto sui temi affini alla psicologia, la filosofia, la sociologia e tutto ciò che riguarda la mente, dall’altra proporre film di valore cinematografico, ma poco diffusi fra il pubblico italiano.

Le proiezioni sono accompagnate da una presentazione e da un dibattito condotti da un docente, un esperto del tema. L’obbiettivo più generale è di creare un circuito di diffusione cinematografica alternativa. Nuovi luoghi d’incontro e di promozione culturale. La rassegna ha infine iniziato a dare negli ultimi due anni visibilità a giovani laureati e professionisti, che sono stati invitati a partecipare alla programmazione del festival, oltre che alla presentazione di alcuni titoli.

IL FILM

Un gruppo di lavoratori edili tedeschi inizia un duro lavoro in un sito remoto nella campagna bulgara. La terra straniera risveglia il senso dell'avventura degli uomini, ma questi dovranno confrontarsi con i pregiudizi e la diffidenza dovuti alla barriera linguistica e alle differenze culturali.
Il palcoscenico è pronto per una resa dei conti quando gli uomini iniziano a competere per ottenere il riconoscimento degli abitanti del villaggio.
Il luogo appare come sospeso nel tempo, dove il massimo che la vita offre è il sedersi intorno a un tavolino per bere e chiacchierare, popolato da un’umanità di poche pretese.
Procedendo verso una “resa dei conti”, Western crea però momenti di reale tensione e traccia le basi per un “duello” la cui attesa rimane sospesa.

Il regista

Valeska Grisebach è una giovane regista tedesca. Si è trasferita in Austria, dove si è iscritta alla
Filmakademie di Vienna. Dopo alcuni brevi documentari, è riuscita a girare il suo primo lungometraggio di
finzione con il sostegno della Filmakademie e della Hochschule für Film und Fernsehen «Konrad Wolf» di
Potsdam/Babelsberg. Mein Stern ha vinto il premio FIPRESCI al Festival di Toronto 2001.
Nel 2017 è uscita la sua seconda pellicola di lungometraggio Western.

Chiara Rollero

Ricercatrice e Professoressa associata di Psicologia Sociale presso il Dipartimento di Psicologia
dell’Università di Torino. I suoi principali interessi di ricerca vertono sulle tematiche di genere, sullo studio
dei mass media, nonchè sugli stereotipi e sui pregiudizi.


Ingresso libero